sabato 3 aprile 2010

Aborto: un diritto o un grande business?

Circa quindici anni fa, c'erano diversi medici che utilizzavano cure alternative per curare il cancro.

Ricordo in particolare uno di loro che lavorava presso l'università di Messina e che, avendo osservato che il cancro è praticamente assente nei soggetti allergici, curava i suoi pazienti con l'istamina.

Sosteneva che la sua cura fosse efficace, ma che non c'era interesse a studiarla perchè la chemioterapia è molto costosa mentre il prezzo dell'istamina è insignificante.

In seguito arrivarono alcuni ricercatori dall'estero per valutare l'efficacia della cura di questo medico, ma trovarono che non aveva alcun fondamento scientifico.

Non ho gli strumenti, né la competenza per valutare quanto le parti sostenevano, e non voglio invitare nessuno ad affidarsi a incerte cure alternative dietro le quali spesso si nascondono dei truffatori.

E' innegabile però che dietro l'uso dei medicinali ci sia un grande business.

Ad esempio, so che in Italia continuano a essere di uso comune farmaci, come l'Aulin, che in Spagna e in Finlandia, ad esempio, sono stati proibiti e che alcune normative europee hanno indicato come prescrivibili solo in caso di effettiva necessità e dopo che gli altri farmaci si sono rivelati inefficaci.


Non è chiaro perché prodotti proibiti altrove perché a lungo andare provocano danni al fegato, siano ancora così utilizzati in Italia.

Ma anche all'estero gli interessi si celano bene.

Ricordo anche che quando mi trovavo a Bruxelles, ad ogni angolo veniva pubblicizzata la pillola abortiva utilizzando lo slogan: "L'aborto è un diritto".

Da quando ho parlato di pillola abortiva su questo blog poi, "l'importanza" dei visitatori - per così dire e senza volere assolutamente sminuire gli altri - è improvvisamente aumentata.

Dato che purtroppo c'è gente che non si fa scrupolo di arricchirsi ai danni di altri, e in America e non solo, ci sono molte cliniche specializzate proprio nell'interruzione di gravidanza, mi chiedo se l'aborto sia più un diritto o un grande business e quali interessi si celino dietro le informazioni che vengono diffuse o nascoste alla gente.

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