sabato 26 giugno 2010

Risposta alle polemiche di un gruppetto di femministe

Quello che mi chiedo oggi é come si possa parlare male di una persona per partito preso o per sentito dire, senza conoscerla, senza conoscerne il pensiero, senza avere informazioni di prima mano, senza avere mai letto un brano scritto da chi si sta contestando.

"Tale Maria Gangemi" aveva segnalato da tempo che la pillola abortiva é superata all'estero e che é stata introdotta in Italia solo per supportare l'industria farmaceutica.

R
icordo ancora che l'Italia ha una tradizione culturale ricca e antichissima e, sebbene sia lodevole studiare come si vive all'estero e confrontarsi con gli altri paesi, bisogna sempre tenere a mente che in nazioni che si professano civilissime é ancora in vigore la pena di morte.

Dunque non tutto ciò che si fa fuori dall'Italia é più giusto, più democratico, più civile.
Ci sono paesi che nel silenzio si sono macchiati di crimini gravissimi nei confronti dei propri cittadini (D'Antonio Michael, La rivolta dei figli dello Stato, Fandango ISBN 8887517584).

Ricordo anche che questo blog si chiama "Riflettendocisu" e ne ho enunciato lo scopo nel primo post.
Non propongo verità assolute, ma inviti alla riflessione su determinati argomenti.


Il post che viene contestato nella discussione a cui rispondo é inoltre ben documentato.

Ho riportato diverse fonti tra cui alcune cattoliche che ritengo attendibili.

Ho tenuto conto che per quanto ci si sforzi di essere obiettivi, alla fine ogni testo si concretizza in un punto di vista.
Ci sono libri che per motivi ideologici escludono la consultazione di alcune fonti o glissano su determinati argomenti.

Non credo che esistano fonti non manipolate.

Dopo avere consultato diversi libri, sono giunta alla conclusione che nel lungo percorso che ha portato alla legalizzazione dell'aborto un ruolo decisivo sia stato svolto dalla preoccupazione per l'incremento demografico e dall'eugenetica.

Medici e scienziati sanno benissimo che l'embrione é vita dall'inizio, ma non si fa nulla di serio per evitare l'aborto proprio per i motivi citati sopra.

A noi europee hanno insegnato che interrompere la gravidanza é un diritto, altrove le donne vengono costrette alla sterilizzazione o all'aborto.

Come persona che pensa, in questo diritto non ci credo.
Voi femministe siete libere di credere che lo sia e rimanete libere di esercitarlo.

Io penso che tutte le vite siano degne di essere vissute, ma non ho mai giudicato nessuno.
Rispetto gli altri punti di vista, continuo a confrontarmi con gli altri e non mi nascondo dietro un nickname.

Quello che mi chiedo ancora una volta é quante donne sappiano cosa sia un aborto.

A chi mi ha criticata rispondo che
purtroppo c'é gente che spesso, dietro la parvenza di una cultura vastissima, nasconde l'incapacità di esprimere opinioni proprie.

Così si può leggere e imparare tantissimo senza capire ciò che si sta apprendendo o si può arrivare a criticare qualcosa o una persona senza motivi validi o per sentito dire.

Le idee politiche possono imprigionare le menti e privarle della capacità di valutare idee diverse, quanto e ancora più dei dogmi religiosi.

Concludo dicendo che i popoli che uccidono sistematicamente i propri figli sono destinati a estinguersi.

Come ho detto altrove, per quanto gloriose possano essere le nostre vite, i figli sono tutto ciò che rimarrà di noi.





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